La Mindfulness
per l'età evolutiva
"La meditazione è qualcosa di mio. Mi aiuta a rimanere calma e so che mi ha aiutata a concentrarmi a scuola e a hockey. Però non è una pillola che il dottore mi ha prescritto e che mi cambia: sono io e quel che io faccio a cambiarmi, e la posso fare dove e quando voglio, senza che gli altri lo debbano sapere. Se però racconto quanto la meditazione mi ha sostenuta, allora posso davvero essere di aiuto agli altri"
Christopher Willard, ‘Mindfulness per bambini e adolescenti’
Oggi, sempre più la Mindfulness e le ricerche a essa dedicate entrano a far parte del mondo dell’istruzione, dello sport e del lavoro e la letteratura scientifica stessa si focalizza sulla validazione dei vari programmi basati sulla Mindfulness anche per i più piccoli.
Proprio sulla base dei sempre più numerosi attestati di efficacia di questo tipo di intervento, alcune istituzioni dedicano alla Mindfulness un’attenzione particolare, come il Parlamento del Regno Unito (2015) che per primo in Europa ha promosso la pratica di consapevolezza nei programmi scolastici.
Attualmente l’interesse per l’utilità dei programmi di Mindfulness in età evolutiva va espandendosi anche nel contesto della promozione della salute, ove si assiste ad una continua e progressiva diffusione di quelli che sono i pilastri della consapevolezza.
Ma come può questa pratica di consapevolezza supportare e accompagnare proprio i più giovani?
Innanzitutto, la Mindfulness, aiutandoci ad essere presenti ed attenti al nostro vivere, momento per momento, in modo intenzionale e non giudicante, rappresenta una risorsa preziosa per la vita di ogni persona, adulta o bambina.
Coltivare la Mindfulness supporta proprio i bambini e gli adolescenti affinché crescano più sereni ed equilibrati, sviluppando maggiore capacità di attenzione, consapevolezza delle sensazioni, dei pensieri e delle emozioni, promuovendo gentilezza, pazienza, generosità e gratitudine nei confronti di se stessi e verso gli altri.
A partire dall’età scolare, con lo sviluppo della capacità di introspezione, si potranno guidare i bambini e i ragazzi alla scoperta di nuovi modi per promuovere l’empatia e nutrire l’autoefficacia in direzione del benessere psicofisico. Questo tipo di competenze sono necessarie per affrontare lo stress che vivono i giovani del nostro tempo, insieme a problemi tra cui l’ansia, la depressione, l’ADHD e il bullismo.
Quando possono insorgere momenti di ansia, agitazione e stress, dovuti pure al nostro sistema educativo troppo spesso competitivo e spersonalizzante, la consapevolezza è un valido strumento per ritrovare pace con se stessi e con il mondo circostante.
Avvicinare anche i più piccoli, soprattutto in questo tempo caratterizzato da una realtà frammentata e disomogenea, alle pratiche di consapevolezza, in forma ludica e piacevole adatta alla loro età, è dunque importante, poiché li aiuta a familiarizzare con una dimensione nuova, e tutta da esplorare, di contatto con il proprio spazio interiore, al di là del fare frenetico e del rumore di fondo che li circonda e li coinvolge, con conseguenze non sempre positive.
Introdurre i bambini e i ragazzi alla Mindfulness e allenarli alla pratica incrementa dunque le possibilità che strutturino una personalità equilibrata ed emotivamente stabile, che crescano sicuri, in grado di confrontarsi con i propri pensieri e le proprie emozioni senza esserne inconsapevolmente schiacciati, e perciò in armoniosa connessione con se stessi, con le altre persone e l’ambiente.
In particolare, il programma proposto segue un protocollo che si rivolge a bambini e ragazzi dagli otto anni in poi ed ha una struttura ed un curriculum specifici. Si ispira al lavoro del Prof. Jon Kabat-Zinn e di altri autori che offrono programmi di Mindfulness per i più giovani.
Come per l’MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) di Kabat-Zinn, è previsto un percorso di 8 incontri, uno a settimana, ciascuno dedicato ad una particolare tematica, oltre ad un incontro di orientamento iniziale per i genitori.
Il percorso si avvale di condivisioni di gruppo, meditazioni, momenti di riflessione, lettura di racconti o poesie e di un lavoro sul corpo attraverso semplici esercizi fisici che possono prendere spunto dallo yoga.
Durante gli incontri si alterneranno esercizi per lo sviluppo della consapevolezza del respiro, dei sensi, dei pensieri, delle emozioni e della visione del mondo; semplici movimenti con il corpo per familiarizzare con le sensazioni e i messaggi che dal corpo si sprigionano, mettendole in relazione con lo spazio, con gli altri e con il loro modo di essere; attività per la promozione della gentilezza, della pazienza, della generosità e della gratitudine verso se stessi e verso gli altri secondo uno spirito di accettazione e condivisione.