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Di cosa mi occupo

Per poter diagnosticare come patologico il comportamento disturbato di un bambino, occorre prima definire quale comportamento sia da ritenersi normale per una data età. Se un bambino si butta a terra e inizia a urlare e scalciare quando non riesce a ottenere quello che vuole, la diagnosi sarà diversa se ha due anni o se invece ne ha sette.

Alcuni disturbi infantili, come il disturbo d’ansia da separazione, sono specifici dell’infanzia; altri, chiamati Disturbi del Neurosviluppo, come il disturbo da deficit di attenzione/iperattività, sono considerati prevalentemente infantili e tuttavia possono persistere nell’età adulta. Anche altri disturbi, come la depressione, possono avere inizio nell’infanzia, ma protrarsi anche nell’età adulta.

Cosa sono i Disturbi d'Ansia?

Quali sono i Disturbi del Neurosviluppo?

Quali sono i Disturbi d’Ansia?

Cos’è il Disturbo dello spettro dell’autismo?

Cosa sono i Disturbi del Neurosviluppo?

Cos’è il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)?

Cosa sono i Disturbi d’Ansia?

I Disturbi d’ansia sono un gruppo di disturbi nei quali l’ansia e la paura hanno un ruolo rilevante: la paura riguarda tendenzialmente una minaccia presente, mentre l’ansia tende a riguardare una minaccia futura. L’ansia e la paura non sono necessariamente “cattive”: entrambe infatti hanno un valore adattivo.
Tuttavia, la paura e l’ansia possono raggiungere un’intensità, una frequenza e una durata tali da causare un disagio elevato, e ciò già nel bambino e nell’adolescente, limitando già in questa fase le capacità della vita quotidiana. Quando ciò accade siamo in presenza di un Disturbo d’ansia.

Quali sono i Disturbi d’Ansia?

I disturbi d’ansia sono molteplici e i principali disturbi d’ansia in età evolutiva sono:

Forme infantili

  • Mutismo selettivo

  • Disturbo d’Ansia da separazione

Forme comuni a bambini e adolescenti

  • Fobia specifica

  • Disturbo di panico

  • Disturbo d’ansia generalizzata

  • Disturbo d’ansia sociale

  • Agorafobia

Nel considerarli occorre tener presente che alcune forme di disturbo d’ansia possono avere un esordio molto precoce, già in età prescolare - come il Mutismo selettivo e l’Ansia da separazione - e altre possono avere un esordio più tardivo ovvero in età scolare - come il Disturbo d’ansia generalizzata, il Disturbo da panico, il disturbo d’Ansia sociale, la Fobia specifica e l’Agorafobia -.

I disturbi d’ansia rappresentano il disturbo psichiatrico più comune durante l’infanzia; alcune ricerche evidenziano che un Disturbo d’ansia che insorge in età evolutiva e su cui non si interviene adeguatamente rischia di cronicizzarsi e persistere in età adulta.

Cosa sono i Disturbi del Neurosviluppo?

I disturbi del neurosviluppo sono un gruppo di problematiche con esordio in età evolutiva. Si tratta di disturbi che fanno il loro esordio nelle prime fasi dello sviluppo di una persona e ne compromettono il funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo.

Quali sono i Disturbi del Neurosviluppo?

I disturbi del neurosviluppo comprendono una varietà di categorie diagnostiche, tra cui:

  • la disabilità intellettiva;

  • i disturbi della comunicazione;

  • il disturbo dello spettro dell’autismo;

  • il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD);

  • il disturbo specifico dell’apprendimento.

I disturbi del neurosviluppo si presentano frequentemente in comorbidità, ovvero in associazione fra loro; inoltre, di frequente i sintomi, presi singolarmente, sono ricollegabili a più disturbi diversi ed è per questo fondamentale effettuare una diagnosi differenziale, anche al fine della scelta del piano di intervento individualizzato più appropriato.

Questi disturbi sono considerati “neuroevolutivi” per la loro origine e per le loro conseguenze sul neurosviluppo: si tratta di disturbi che evolvono nel tempo, comportando, nei casi di non intervento, deficit e ritardi nel raggiungimento delle principali tappe di sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.
Per la loro natura evolutiva, i Disturbi del Neurosviluppo necessitano di una diagnosi e di una presa in carico precoce e tempestiva, al fine di limitarne l’interferenza sulla maturazione psicologica e comportamentale, nonché sull’indipendenza e l’autonomia personale del bambino prima e dell’adulto poi.

Cos’è il Disturbo dello spettro dell’autismo?

Il disturbo dello spettro dell’autismo rientra nei Disturbi del Neurosviluppo ed è legato ad un’anomala maturazione cerebrale determinata biologicamente.  

I sintomi principali del disturbo dello spettro autistico sono due:

  • persistenti difficoltà nella comunicazione (sia a livello di espressione che di ricezione) e nell’interazione sociale;

  • schemi di comportamento, interessi e attività ristretti e ripetitivi.

Il disturbo dello spettro autistico colpisce la popolazione maschile rispetto a quella femminile in rapporto di 4:1.

Per quanto riguarda la prevalenza, gli studi ci dicono che ne è colpito circa un bambino su cento.
I sintomi di autismo in genere vengono riconosciuti nel secondo anno di vita (12-24 mesi di età), ma possono essere osservati segnali di autismo prima dei 12 mesi se il ritardo dello sviluppo è grave o dopo i 24 mesi se i sintomi di autismo sono attenuati.

Cos’è il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD)?

Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è un Disturbo del Neurosviluppo, si manifesta in età evolutiva e può compromettere numerose aree dello sviluppo e dell’inserimento sociale.

L’ADHD (acronimo dell’inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è caratterizzato da due gruppi di sintomi:

  • la disattenzione (o facile distraibilità), che si manifesta con scarsa cura dei dettagli, incapacità di portare a termine le azioni intraprese, compromissione dell’attenzione;

  • l’impulsivita’, che può essere definita come l’incapacità di procrastinare nel tempo la risposta ad uno stimolo esterno o interno. L’impulsività è generalmente associata ad iperattività. I bambini iperattivi vengono decritti in continuo movimento, come mossi da un motorino.

Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività ha una prevalenza nella popolazione scolastica che oscilla tra il 3 e il 5% ed è molto più frequente nei maschi che nelle femmine.

I soggetti affetti da ADHD sono particolarmente esposti ad altri disturbi psicopatologici e, sicuramente, ad un forte disagio sociale nell’arco della crescita.

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